Ceredo Falconi

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Ceredo "Falconi" è  l falesia più giovane del veronese.

Nata...

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Previsioni:

git
6
settori
63
tiri
Roccia
Calcare
Periodi
all season
Inclinazione
Leggero Strapiombo
Stile
Tecnica/Movimento
Grado minimo
5c
Grado medio
7a
Grado massimo
8b+

Settori

  • 6a+ 6b+ 7a+ gian
  • 7a 7b+ 8b+ Polifemo "part 1"
  • 5c 6b+ 7a Fotografo
  • 6c+ 7b 8b Caramelle
  • 5c 6b+ 7b+ Estasi

Contesto Storico

Ceredo "Falconi" è  l falesia più giovane del veronese.

Nata tra il 2013 e il 2014 è stata interamente finanziata da un iniziativa di Mauro Magagna....

 

Logistica

Ceredo è posta sulle pendici dei Monti Lessini a pochi chilometri da Verona in direzione nord. Può essere raggiunta principalmente da due direzioni. Per chi proviene dall'autostrada Milano-Venezia A4 l'uscita è quella di Verona Est. Ci si dirige sempre dritto in direzione Boscochiesanuova, si superano alcuni paesi e raggiunta Stallavena si segue la strada per Erbezzo. Ci si innoltra lungo la valle e dopo i paesi di Lugo e Bellori, si inizia a salire e dopo poco un piccolo bivio sulla sinistra indica per Ceredo e Fosse. Si segue la strada, si passa una sorta di piccolo tornante, e si giunge seguendo le indicazioni per il paese al  parcheggio della pizzeria "Gavinel". Parcheggiate con cura. Poco a monte parte un sentiero (257) che scende in pochi minuti alle pareti . Per chi invece arriva da nord e scende lungo l'autostrada del Brennero (A22), l'uscita migliore è ad Ala - Avio. Si continua verso sud e al paese di Peri si imbocca una strada tornanti che risale la montagna portando al paese di Fosse. Da qui si scende in direzione Grezzana e Verona. Si giunge dopo circa 2 Km al bivio per la Ceredo

La pizzeria/ristorante "Gavinel" di Ceredo (tel. 045/7535084), offre servizio d’affittacamere. E' possibile altrimenti alloggiare in pensione nei paesi vicini o in campeggio. Non é consentito il campeggio nei pressi della falesia. Per mangiare si consiglia la zona di Grezzana e per i più esigenti Verona città. CAMPEGGIO ROMEO E GIULIETTA - VIA BRESCIANA N.54 - SAN MASSIMO - 37129 VERONA - TEL. 0458510243(questo campeggio dista circa 2 Km dall'uscita autostradale A22  USCITA DI VERONA  NORD; a circa  1Km  dal campeggio si trova una superstrada che porta abbastanza velocemente a Sant'Anna d'Alfaedo - distanza circa 15Km). CAMPEGGIO CASTEL SAN PIETRO - VIA CASTEL SAN PIETRO N.2 - 37121 VERONA - TEL. 045592037 (campeggio situato nella zona centrale della città di VERONA e comunque abbastanza vicino a Sant'Anna d'Alfaedo circa 25/30 km).

Bed & Breakfast "Campan" di Morandini Paolo, Fosse di sant'Anna d'Alfaedo (Vr) tel. 3289776702 - 3289776704. Info: www.bbcampan.it

 

Contesto Naturalistico

La falesia di Ceredo è situata nella parte settentrionale della Provincia di Verona, nel settore centrale dei Lessini veronesi ed è interamente ricompreso all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia.

Il paesaggio è un eccezionale monumento naturalistico che, oltre ad essere il più rappresentativo fra tutti i fenomeni geologici della Lessinia, è anche una fondamentale area archeologica, che ha permesso il ritrovamento di diversi reperti riferiti alla più antica presenza dell’uomo in Lessinia.

L’ambiente è caratterizzato prevalentemente da boschi cedui di carpino nero, e carpino bianco nelle vallecole; vegetazione casmofitica dei pendii rocciosi (versanti calcarei alpini e sub-mediterranei).

Sulle pareti rocciose della Falesia di Ceredo e delle falesie limitrofe sono presenti delle specie a carattere endemico e la rara Moehringia bavarica. La modesta estensione del sito e la larga prevalenza di formazioni di carattere forestale, uniformi nella loro struttura, hanno determinato una ridotta varietà floristica. Ciò nonostante non mancano le specie di notevole interesse botanico, legate a particolari tipi di ambiente come le pareti rocciose e gli anfratti umidi.

Anche dal punto di vista faunistico, nei medesimi habitat e, soprattutto, in quelli cavernicoli sono segnalate specie di rilevante interesse scientifico, molte delle quali endemiche.

Gli ambienti forestali, solo in apparenza, possono apparire di minore interesse. In realtà alcuni tipi di habitat risultano della massima importanza in seguito alla loro rarefazione.

In particolare le formazioni a castagno sono divenute sporadiche in seguito all’abbandono della coltivazione ed al loro inglobamento delle cenosi forestali circostanti.

Contesto Geologico

Dal punto di vista geologico la zona è segnata dalla presenza di rocce sedimentarie (Calcari Grigi, Calcari Oolitici, Rosso Ammonitico, Baincone, Pietra della Lessinia o Scaglia Rossa, Calcari Eocenici e Oligocenici), che si sono formate nel Giurassico, nel Cretaceo dell’Era Secondaria (da 190 a 70 milioni di anni fa) e nell’Era Terziaria, fino a circa 50 milioni di anni fa, sul fondo del grande mare della Tetide. Scarsi sono gli affioramenti di rocce eruttive, salvo per i tufi basaltici, sempre dell’Era Terziaria. Alcune delle rocce calcaree hanno subito, nell’arco dei secoli, processi di erosione e di carsismo di superficie o di profondità, andando così a formare doline, conche, marmitte e grandi cavità. Tra le doline vanno ricordate quelle della zona del Corno d’Aquilio mentre tra le grotte va sicuramente menzionata la Spluga della Preta, la Grotta del Ciabattino, la Spluga della Fanta, l’Abisso Marisa Bolla, la Spluga del Cippo e la Grotta Morava, lunga 150 metri. Frutto del fenomeno del carsismo e dell’erosione è anche il rinomato ed unico Ponte di Veja. Non si può non ricordare la presenza, all’interno della Scaglia Rossa, di uno strato di la stame, conosciuto come Pietra di Prun, o con la denominazione commerciale di Pietra della Lessinia.